Dblk: accidere ex una scintilla incendia passim: marzo 2005



Incredibile amisci!

domenica, marzo 27, 2005
E' possibile vincere grazie ad un proprio autogol? Ebbene si. E' successo, grazie ad uno "scherzo" del regolamento.
Non pensate ad un anonimo torneo in un campetto di provincia: si parla addirittura di squadre nazionali, in particolare di una partita giocata tra i team di Barbados e Grenada, piccoli stati dell'area caraibica, che partecipavano alla Shell Caribbean Cup del febbraio 1994. A causa del risultato dell'andata, le Barbados dovevano assolutamente vincere con 2 gol di scarto per passare il turno e affrontare Trinidad & Tobago in finale. E fin qui tutto normale. Il "problema" nasceva da una "bizzarria" del regolamento, secondo il quale le partite non potevano finire in pareggio (un po' come nella pallacanestro o nella pallavolo) e si doveva andare avanti nei supplementari finchè non usciva un vincitore; inoltre lo strano regolamento prevedeva che se la vittoria fosse giunta dopo i tempi supplementari attraverso il golden gol (o attraverso i rigori secondo altre fonti giornalistiche) il risultato nel referto arbitrale sarebbe stato di 2-0 (come -ad esempio- diventa 3-0 quando la vittoria viene decretata a tavolino per motivi disciplinari o per non essersi presentati, ...) La squadra delle Barbados conduceva per 2-0 nel secondo tempo (e quindi virtualmente qualificata) quando Grenada riusciva a segnare e a portarsi sull'1-2 al minuto '83. Con pochi minuti rimasti da giocare che per tornare a +2 gol di scarto, le Barbados ricordano quello "strano" regolamento e realizzano immediatamente che è più facile auto-segnarsi un gol di proposito e poi andare ai tempi supplementari (dove appunto il golden gol -o la vittoria ai rigori- fisserebbe il risultato sul tanto sospirato 2-0) piuttosto che bucare la difesa avversaria in così poco tempo. E infatti cominciano ad attaccare verso la propria porta! I giocatori di Grenada capiscono il pericolo e si buttano in avanti.. a difendere la porta avversaria! Negli ultimi 5 minuti gli spettatori assistono ad una incredibile battaglia, con la squadra delle Barbados all'attacco di entrambe le porte (e il portiere diventa l'attaccante più pericoloso) e con Grenada impegnata a difendere sia la propria porta sia quella avversaria! Alla fine i Barbadoregni riescono a siglare, e da quel momento le parti si invertono: tocca ora a Grenada segnare per perdere "solamente" di 1 gol di scarto! ..ma il tempo è oramai scaduto e si va ai supplementari dove, dopo 4' minuti, le Barbados realizzano anche il Golden Gol che "riporta" il risultato da 2-2 a 2-0 e accedono così alla finale.

Buona Pasqua a tutti! Happy Easter!

Ladro cretino

sabato, marzo 26, 2005
Quando un uomo ha cercato di aspirare benzina da un tubo infilato nel serbatoio di un camper parcheggiato in una strada di Seattle, si e' ritrovato con molto di piu' di quello che stava cercando. La polizia e' infatti arrivata sul luogo per trovare una persona in preda a conati di vomito e piegata in due vicino alla tanica per i rifiuti della toilette chimica del camper. Un portavoce della polizia ha dichiarato che l'uomo ha ammesso di aver cercato di rubare della benzina dal serbatoio ed ha infilato a tal scopo un tubo in quello che credeva fosse il bocchettone della benzina ed era invece lo scarico delle acque nere. Il proprietario del veicolo si e' rifiutato di sporgere denuncia, dichiarando di essersi fatta una delle migliori risate della sua vita. Avrei voluto esserci! Dblk

Manuale d'amore

giovedì, marzo 24, 2005

Alcuni critici lo presentano come uno dei soliti film all’italiana degli ultimi anni, venuto alla luce senza un vero motivo. Ci si aspetta quindi le solite due ore di vuoto e di noia. Ed invece no. A dare forza e costante interesse nella pellicola da parte del pubblico è la molteplicità degli primi attori che entrano nei diversi cicli del film. Ma facciamo un passo alla volta. Il film come già detto è suddiviso in cicli (è questa la parola utilizzata dal regista Veronesi) e tratta della vita sentimentale, dell’amore più in generale. Partendo dall’innamoramento si passa alla crisi, al tradimento ed infine all’abbandono: bisogna inoltre sottolineare che per dare un lieto fine fiabesco, il dottore, (protagonista dell’ultimo ciclo) interpretato da Verdone, si innamora nuovamente facendo così chiudere la più classica delle strutture ad anello.
Dopo una prima parte che sa più di un racconto Harmony che di una situazione veritiera, la scena passa alla splendida Margherita Buy che con Sergio Rubini danno un tocco di realismo al film interpretando una coppia in piena crisi che non trova più gli stimoli necessari per vivere la loro relazione. Di nuovo un tocco di fantasia romantica con la scena del tradimento che presenta una sempre perfetta Luciana Litizzetto alle prese con il tradimento del suo marito e che finisce per realizzare il sogno dell’italiano medio riuscendo ad avere una relazione con un personaggio televisivo che oltretutto abita nel suo stesso condominio (la sagra della banalità). Alla fine arriva anche lo sfortunato Goffredo (Carlo Verdone, che nei film viene spesso abbandonato dalle donne)che lasciato dalla moglie vive in una situazione sospesa fra la rassegnazione e la volontà di averla ancora accanto. Rimanendo in questa situazione di precario equilibrio, rappresenta la rivincita dell’uomo sfortunato, quando viene svegliato da una bambina che lo porta incontro alla mamma che diventerà come ogni spettatore già sa, la sua futura compagna. Un film che dà speranza. Consiglio di andarlo a vedere anche per farsi delle risate. Dblk
P.S.: il titolo prende il nome da un libro che nel film (viene trattato solo per 5 minuti) dovrebbe aiutare a gestire le varie situazioni sentimentali.

Alcune considerazioni su Giuliana Sgrena ed il suo rilascio

mercoledì, marzo 09, 2005
Come avrete notato ho atteso alcuni giorni prima di aggiornare il blog. La mia attenzione era focalizzata sul caso della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena e prima di scrivere qualcosa, volevo sapere il più possibile. Partiamo da alcune considerazioni. L'Italia ha già avuto più di un rapimento da quando è in Iraq: i 4 bodyguards (Agliana, Stefio, Cupertino, Quattrocchi), il freelance (Enzo Baldoni), le operatrici onlus (le due Simone Pari e Torretta) ed infine la giornalista sopra citata. Ho così chiesto ad Angelo e Francesco di aiutarmi in alcune riflessioni. Gli ho posto allora delle domande.
Prima domanda: Perchè questi sforzi per liberare la Sgrena rispetto a Baldoni?
A. - Credo che gli sforzi per liberare la Sgrena siano stati gli stessi posti in campo per aiutare Baldoni. Basta pensare che Calipari era coinvolto, probabilmente, nella trattativa per il suo rilascio. E' stato detto che i toni era bassi per facilitarne la liberazione.
F. - Caro Dblk, - esordisce con voce ironica come suo solito - puoi capire da solo il vantaggio politico che un'eventuale liberazione di una giornalista dell'opposizione può avere in tempo di elezioni per il governo. Il premier era già sul trono dell'eroe - sorride - poi purtroppo è successa la tragedia. L'impegno del governo e la mobilitazione delle masse era più che necessaria per i fini politici. Comunque la volontà di liberarla era presente.
Seconda domanda: Cosa pensate che sia successo sulla strada del ritorno?
A. - Purtroppo un terribile ed inspiegabile errore. Sai - mi guarda con rassegnazione - in quel Paese la guerra/guerriglia è all'ordine del giorno. Gli attentati contro gli U.S.A. sono quelli più frequenti. Se è vero che la macchina viaggiava a 160 Km/h come affermato oggi dagli americani, è quasi logico che possano avere pensato ad un'autobomba. Ed ecco allora spiegati il grappolo di colpi ed il mancato Alt! verso i nostri 007.
F. - Caro Angelo, - questa volta non si rivolge a me, e vedo quello sguardo socratico di chi si diverte a far parlare l'altro - innanzi tutto sai anche tu che uno del Sismi come il Calipari difficilmente andrebbe ad una velocità tale in una situazione come quella. Teoria confermata anche da Giuliana che afferma oggi che procedevano ad una andatura normale. Certo dici giustamente che la paura può essere la spiegazione, ma ricordandoti che sono sempre soldati addestrati, ti voglio dire che risulta che un solo colpo abbia ucciso l'agente italiano. Uno mirato e probabilmente diretto verso la reporter del Manifesto. Pare infatti che Nicola Calipari si sia gettato sulla donna per proteggerla.
A. - Devo ricordarti forse - lo interrompe con sguardo serio - che la Sgrena era stata prigioniera per oltre un mese, per cui non attendibile al 100% come testimone.
F. - No, ma penso che poichè erano a 700 metri dall'arrivo potesse avere quella serenità e lucidità per capire cosa stesse succedendo. Anche perchè non si attendeva nessun problema. Credo in una delle mie ipotesi più estreme - e lo ammette con una sincerità non da lui - che questa potrebbe essere una sorta di rappresaglia da parte statunitense per come l'Italia conduce le sue operazioni di liberazione degli ostaggi. Pagando un riscatto. In questo caso particolare 15.000.000 di euro. Soldi che vanno alla guerriglia quindi. Guerriglia che combatte gli Stati Uniti. Ma questa è solo una mia teoria. Ti ricordo che anche nella prima liberazione probabilmente - alza una parte di labbro in alto verso sinistra - è stato pagato un riscatto e poi è stato girato il video della liberazione.
Terza: la verità dunque è nel mezzo come dicevano gli antichi?
A. - No, in questi casi no. Bisogna essere certi dei fatti accaduti.
F. - E quindi la dicordanza fra le ricostruzioni italiane e quelle statuinitensi - stavolta è Francesco ad interromperlo - secondo cui Nicola Calipari aveva o meno avvertito del loro passaggio è un bel quesito.
A questo punto ho deciso che avremmo ripreso a parlarne dopo che vi fosse stata qualche novità. Dblk