Questo non si fa
Questo non si può fare. Andiamo in Turkmenistan. Il presidente Niyazov ha vietato le performances canore in playback perchè responsabili di un effetto negativo sulla sviluppo artistico del canto e dei giovani artisti; il primo uomo turkmeno si rammarica anche della presenza di cantanti anziani che usano tale forma per sopperire alla carenza di voce. Secondo le nuove disposizioni di legge volute dal presidente, cantare in playback è ora vietato in tutti gli eventi culturali, ai concerti, in televisione e, per sicurezza, il divieto si estende anche ai matrimoni. Questa legge non è l'unica innovazione del premier: da sempre conservatore, alcuni anni fa aveva vietato ai giovani di portare protesi dentarie dorate (molto presenti nell'est per ostentare la propria ricchezza) e ha sancito pene per gli uomini con barba e capelli lunghi e poco curati. Quando c'era lui o forse c'è ancora. Direzione Inghilterra. Il tribunale di Ashburton ha condannato il giovane Benjamin Jordan 
Hylands, 17 anni, a 200 ore di lavori socialmente utili e una multa di 200 $ per aver aperto un container bruciando con una sigaretta la plastica che fermava le porte di un container contenente svariati quintali di piselli. Il giovane, come è riuscito a forzare l'apertura del container, è stato travolto da una valanga di piselli, rimanendone intrappolato: polizia, vigili del fuoco e successivamente personale paramedico hanno dovuto lavorare non poco per liberare il giovane, che ha riportato piccole ferite. Il ragazzo ha compiuto tale gesto perchè pare fosse annoiato. VII: Non rubare. Una volta l'intero United Kindom era terra di principi, lords e famose Università che fornivano un'educazione impeccabile: oggigiorno sembra che le cose abbiano assunto un'altra piega. La 
prossima settimana, infatti, quando gli alunni della Weavers School torneranno a scuola, troveranno una sorpresa: potranno usare la parolaccia f**k, la più diffusa imprecazione britannica, a patto di non ripeterla più di cinque volte per lezione. La bizzarra iniziativa è stata lanciata dalla scuola superiore del Wellingborough nel Nortamptonshire, con l'obiettivo di moderare il linguaggio degli alunni. Il preside è convinto di porre un freno ai giovani cresciuti a pane e parolacce, ma i genitori degli studenti pare non la pensino allo stesso modo. Un rimedio in zona Cesarini di dubbia efficacia. Dblk
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on martedì, agosto 30, 2005 at 4:42 PM.
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