Dblk: accidere ex una scintilla incendia passim: ottobre 2005



Sa festa 'e su Prugatoriu

lunedì, ottobre 31, 2005
Il precedente post (che mi sembrava un "must"), serviva a spiegare le origini di Halloween, ma soprattutto a dividere in due un articolo che altrimenti non avrebbe letto nessuno. La storia che vi voglio raccontare è una storia che va contro ciò che televisioni, radio e giornali ci stanno proponendo i questi giorni dall'alto di un moralismo alla "Che-lentano", che parla di un Hallloween del tutto privo di radici nel nostro Paese e che sembra piuttosto essere un'abile trovata clownesca degli sponsor made in USA da scacciare come faceva Torquemada con i suoi contemporanei. Oltre a dover esprimere il mio dissenso contro questo moralismo che neanche il sopra citato molleggiato si vanta di proporre, devo aggiungere che c'è in Italia una ricorrenza nella quale si compiono gli stessi gesti (a volte) della festività irlandese. Quindi, benvenuti in Sardegna ed a Laconi (link a destra), terra di nuraghe, menhir e misteri. La festività in questo caso, caduta nel dimenticatoio nel resto di Italia, è quella dedicata ai defunti ed in particolare alle anime del Purgatorio. La tradizone sarda vuole infatti che ogni bambino come negli USA si rechi di casa in casa (meno frequentemente anche in negozi) per chiedere qualcosa (ogni genere di alimento) per le anime del Purgatorio ed invece della frase "trick or treat" si dice "Min di asa de prugatoriu?" (mi dai un po' di purgatorio). Nel caso della ricezione del bene si ringraziava ed in questo caso si diceva che le buone azioni dei parenti dei defunti rimasti in terra (quelli che davano i dolci, castagne, fichi secchi,...) servivano da passpartout per la meta finale delle anime; nel caso in cui invece si fosse manifestata la tirchieria di chi doveva dare, oltre al dispiacere dei defunti parenti, si spargeva, nel paese, la voce del locale Uncle Scrooge e questo bastava ed avanzava per avere un pessimo anno. Dblk

The legend of Halloween

La leggenda di Halloween. Narra la storia che, tanti e tanti anni fa, viveva in Irlanda un vecchio fabbro di nome Jack, ubriacone e taccagno, e che costui, la notte di Halloween, aveva incontrato per caso in un pub il Diavolo, venuto per reclamare la sua anima. Il vecchio stava per cadere nelle mani di Satana, quando, con uno stratagemma, riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe dato la sua anima in cambio, però, di un'ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l'oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire ad intascarsela. Poiché, poi, possedeva anche una croce d'argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non fosse tornato a reclamare la sua anima. Satana accettò. Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riuscì a sottrarsi al potere del Principe delle Tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare. Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso al Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell'Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone infernale ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto la rapa che stava mangiando.
Si dice che da allora Jack vaghi con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio (da qui il nome Jacl o' Lantern, Jack e la sua Lanterna) e sia il simbolo delle anime dannate ed errabonde. Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del 1845, abbandonarono il loro Paese e si diressero in America, portarono con sé questa leggenda e, poiché le rape non sono in America così diffuse come in Irlanda, le sostituirono con le più comuni zucche. Da allora, la zucca intagliata con la faccia del vecchio fabbro e il lumino all'interno, è il simbolo più famoso di Halloween. Dblk

Come disse

sabato, ottobre 29, 2005
Secondo post "A grande richiesta" della settimana: questa volta il questuante è tale Eliodoro che, con grasse risa, mi ha invitato a stilare una Top 10 (anche se alla fine sono 11) dei "come disse" che tanto lo allietano.
Ed allora eccoti accontentato, dear Eliodoro:
"Adesso viene il bello!", come disse quello che aveva mangiato una ascia e aveva espulso solo il manico!
"Non è questo il verso", come disse quello che s'impiccò per i piedi.
"Buonasera a tutti!", come disse il medium entrando in una stanza vuota...
"E anche questa è fatta!", come disse Rocco Siffredi, dopo aver salutato la vicina di casa.
"Ci si vede dopo!", come disse l'inventore della macchina del tempo.
"Qui c'è qualcosa che non mi torna!", come disse quello che aveva perso il boomerang.
"Qui la faccenda puzza!" - come disse l'ispettore seduto sulla tazza.
"Io si che ho le mani in pasta!", come disse Pietro Barilla.
"Signora, lei non sa a che pene va incontro!", disse l'avvocato alla cliente sbottonandosi i pantaloni.
"La vedo dura!" come disse lo stitico.
"Continuate a seguire questo blog" come disse Dblk

Ma che diamine... (?)

giovedì, ottobre 27, 2005

Stavo guardando delle foto di Halle Berry e, oltre a dovere placare la mia mente che ricorreva sempre alla scena di lei che esce dal mare in James Bond, ho notato quanto potete vedere nelle foto. Un sesto dito? Chi sa qualcosa parli. Dblk

Tale padre, tale figlia

mercoledì, ottobre 26, 2005

Pare che lo stile sia trasmesso ad ogni iniziato. Dblk

Perchè loro?

martedì, ottobre 25, 2005
Il post "A grande richiesta" di questa settimana mi è stato domandato da tale Mister D, che in una telefonata, saputo quanto segue, brancolando nel buio e terrore, mi ha invitato a scriverne. Dunque. Il fatto risale a circa due settimane fa, ma i media per non sollevare le masse in una nuova caccia alle streghe hanno taciuto la vicenda. Ore 1:20 di notte. Rumori in uno scantinato, una teca che si apre, una porta che si chiude e che lascia dietro di sè una stanza vuota, il lontano trillo di un allarme. Nella scuola Paolo Grassi di Milano si è verificato l'incubo di milioni di bambini anni '80, primi '90: One, Four e Five, i pupazzi amici di Paolo Bonolis in "BimBumBam" sono stati rapiti. I ladri si sono introdotti nella Scuola di Arte drammatica senza destare attenzione tantochè la vigilanza ha ignorato anche il segnale di pericolo proveniente dalla abitazione dei tre. Le indagini condotte dalla polizia non hanno prodotto ancora sviluppi, ma si attendono le foto dei pupazzi, scattate dai loro rapitori, che ne dimostrino l'incolumità (tipo quelle con le persone con il giornale in mano). Non possiamo che aspettare o chiamare il detective Conan. Dblk

Va beh, un po' banale

lunedì, ottobre 24, 2005
In un meeting di ortopedici tre dottori chiacchierano al di fuori della hall. Ad un certo punto dalle scale scende un tipo che cammina zoppo e con le gambe divaricate. I tre dottori ne cominciano subito a fare una diagnosi. Il primo dice "Per me ha avuto una frattura al femore destro"; il secondo dice: "Per me ha avuto una frattura di entrambi i femori"; il terzo dice: "Per me ha avuto la rottura di almeno un menisco del ginocchio". Dopo varie discussioni i tre decidono di chiedere la conferma allo sfortunato signore: "Ci scusi buon uomo, ma io e i miei colleghi stiamo discutendo sulla sua malattia, ci puo' dire qual e' la sua malattia?". E il tipo dice: "Ah dottori ci siamo sbagliati in 4; anch'io credevo che fosse solo una scoreggia, invece...". Dblk

The number

venerdì, ottobre 21, 2005
Contagiato dalla Rai, che trasmette detective stories a qualsiasi ora del dì, Dblk per una volta si trasforma in investigatore e svela chi sono i due personaggi che da luglio ci tengono una gradita o meno compagnia. Ecco i fatti. Nel dolce far nulla del suo vivere, improvvisamente Dblk riceve una telefonata misteriosa da un numero sconosciuto (o no?) e che, invece del solito "pronto?", inizia con una musichetta orecchiabile. E' un attimo ed il giovane Poirot si ricorda che quella è la cover di "Get up and boogie" dei Silver Convention. Pensa che ti ripensa, abbina la musica alla pubblicità dell' "892 892" e arriva ad una decisione: indagare sulla vita, opere e miracoli dei due gemelli biondi, moro baffuti. Parte quindi l'indagine che alla fine svela una verità che neanche Dan Brown nella sua immaginazione avrebbe pensato: quei due sono bravi e hanno una gavetta che neanche il loro cugino Enzo Paolo Turchi può vantare. Il primo (cfr foto in alto) si chiama Marco Bebbu, 28 anni: allo studio della ginnastica artistica affianca quello della danza classica, funky, jazz, hip-hop e aerobica. Come ballerino partecipa anche ad altri spot pubblicitari : Nestlè, Doutche Bank, Telethon, Acqua Rocchetta. Nel 2001 fa parte del corpo di ballo de La Febbre Del Sabato Sera e nel 2002 interpreta il ruolo di Simone Zelota in Jesus Christ Superstar. Il secondo è conosciuto da 32 anni all'anagrafe con il nome di Filippo Buccomino: campione italiano di Boogie Woogie e di Swing Dance, ha partecipato come ballerino a diversi programmi tv (Campioni di Ballo, Domenica In, La Vita in Diretta) e per non far disperdere nell'ambiente la sua abilità, insegna danza presso la "Latin Gem" di Milano (se prorpio non resistete e volete vederlo all'opera, cliccate qui). Le ombre si sono diradate. PS: parlare in terza persona di se stessi è molto altolocante, e capisco quindi il frequente utilizzo che ne faceva Cesare. Dblk

Warning

giovedì, ottobre 20, 2005
Dato che questo blog ogni tanto concede qualche notizia socialmente utile, vi rimando a quanto segue. Questo è un avviso per tutti quelli che hanno programmi Microsoft senza regolare licenza e usano Internet. La Microsoft sa chi siete. Il sistema Microsoft scopre chi siete. Il programma è ben nascosto all'interno dei Tools Microsoft, ma il trucco è stato svelato da un ex dipendente. Segui le istruzioni e rimani sbalordito dal risultato!
1) Dal Menu di Avvio/Programmi/Accessori/Calcolatrice
2) Sulla Calcolatrice cliccare: Visualizza/Scientifica
3) Digitare 12237792
4) Ora cliccare sull'opzione Hex (esadecimale), in alto a sinistra e scopri la tua identificazione!
5) Cancellate il contenuto.
Sperando che non mi facciano chiudere la baracca e gettare i burattini. Dblk

Rompicapo

martedì, ottobre 18, 2005
Ritorna a grande richiesta la rubrica dedicata ai quiz. Per ricominciare, vene propongo uno very simple. Un autobus percorre il suo normale tragitto, in Giappone. Arriva a una fermata, tre passeggeri scendono e nessuno sale. L'autobus riprende la corsa, ma pochi secondi dopo un violento terremoto fa crollare un edificio proprio sopra l'autobus, seppellendolo con tutti i passeggeri. I tre appena scesi assistono alla scena e si dicono: "Perché, perché non siamo rimasti a bordo?". Come giustificate tale reazione, considerato che i tre non avevano alcun istinto suicida? La risposta nelle esegesi, dopo i primi tentativi. Dblk

Age of Mythology

Dal titolo di un noto gioco, un post su quello che sembrerebbe essere uscito da un libro di miti. Mostri. Una tartaruga bicefala è stata ritrovata sulle sponde del fiume Almendares a La Avana, Cuba. Secondo gli esperti, è frutto di una mutazione genetica e, anche se è sottoposta ad un trattamento speciale, non dovrebbe sopravvivere a lungo. Teenage Mutant Ninja Turtles. Reindirizzamento. Tutti conoscono la leggenda di Re Artù, la saga dei Cavalieri della tavola rotonda e di mago Merlino, ma sino ad ora nonostante testimonianze più o meno convinte, non è stata trovata nessuna prova empirica. Ora invece si scopre che forse King Arthur, potrebbe avere parlato con dialetto senese: una spada nella roccia è, infatti, oggetto di studi presso Chiusdino, dove alcuni archeologi hanno rinvenuto il reperto. L'arma, tuttavia, non sarebbe stata conficcata nel terreo da Merlino, bensì da Galgano Guidotti da Chiusdino, un giovane scapestrato vissuto nel XII secolo, che a 33 anni, dopo una visione, decise di farsi cavaliere e, poco dopo, avuta un'altra visione divenne eremita in una capanna situata non lontano dal suo paese natale, ed in seguito alla cui morte ne venne proclamata la santità. Nella nuova abitazione, secondo la leggenda popolare, in segno di rinuncia alla violenza e in onore a Cristo, avrebbe miracolosamente piantato la spada nel terreno, che in seguito avrebbe adorato come se fosse una croce. Interessante. Animals, again. Si chiamava Mike il gallo passato alla storia per esser sopravvissuto 18 mesi senza testa. Il pennuto venne decapitato il 10 settembre del 1945 da Lloyd Olsen, ma il povero animale continuò a razzolare inspiegabilmente nel cortile sbigottendo lo stesso boia. Il giorno successivo Mr. Olsen decise di fare un esperimento: nutrire il gallo con grano macinato e acqua iniettando il pappone con un contagocce direttamente nell'esofago. Alcuni dissero si trattava di un miracolo ma tutto ciò fu possibile per un bizzarro errore di macellazione: infatti, sia la giugulare che il bulbo cerebrale, quello che controlla i riflessi, non furono lesi. Mike in un gesto inconsapevole di generosità, ha fatto guadagnare al suo macellaio palate di soldi, sino al 1947, quando ci rimise le penne. Non era certo una persona con la testa sulle spalle... Non è così che si tiene testa alla vita... Non sarà mai a capo di qualcosa... Va bene la smetto con queste frasi. Anche un pizzico di fantasia on Dblk

Chiodo fisso

sabato, ottobre 15, 2005
V. Z., casalinga italiana di 66 anni, è affetta da un caso raro di deterioramento progressivo dell’area cerebrale chiamata, in gergo neurologico, lobo temporale mesiale, con conseguente atrofia di questa zona in ambedue i lati del cervello, ma più pronunciata nell’emisfero destro, quello soprattutto deputato all’elaborazione delle immagini. La donna parla normalmente e appropriatamente, ma ha difetti di memoria ed è incapace di riconoscere perfino il volto del marito e dei più stretti familiari. Inoltre, portata in un supermercato con una lista di cose da acquistare scritta da lei stessa, legge correttamente, poniamo, le parole «cipolle» e «mele», ma non sa a cosa corrispondano sui banconi. La signora, abbiamo detto non riconosce nessuna persona, ma sembra che nel suo tessuto neurologico sia incisa la fisiologia del signore nella foto a sinistra. In un mondo di incognite, ad ogni servizio tv potrebbe dire "quello è Silvio!". Passaparola. Domani le primarie dell'Unione che vivono il caos nato ad "Alice" e che forse incoroneranno Prodi (sempre che quel Faust Bertinotti non ne inventi una in più ed allora si creerebbe una situazione interessante). Dblk

Riunione di famiglia

giovedì, ottobre 13, 2005
A destra la donna/uomo che ha salvato Lapo Elkann (da droga e cocktail sbagliati) a sinistra la cantante Fiordaliso (o è il contrario?). Dblk like Maria De Filippi e la Carrà riunisce le famiglie separate. Dblk

Un pezzo vintage

martedì, ottobre 11, 2005
Non si tratta di un post sul quel gusto retrò che sembra neverending e che fa molto chic; come direbbero quelli di "Gusto", quest'oggi parliamo di vendemmia (vintage, in inglese). Questo perchè sono di ritorno dai campi di Capagnano ove si è svolto l'annale taglio dell'uva. Ma iniziamo con un flashback... Domenica (the day before): squilla il telefono e dal trillo insolito già so che saranno notizie nefaste: alzando la cornetta e avvicinandola al mio padiglione auricolare il mio presentimento si concretizza: dall'altra parte una voce "che già la sta a buttà in caciara" (trad.: scegliere il ridere per convincere qualcuno a fare qualcosa con l'inganno) mi dice timidamente, ma a 36 denti, che il dì seguente ci sarebbe stata una vendemmia, chiedendomi se per caso mi interessasse il prodotto. Per me parla la mia febbre e il tutto si risolve con una fumata nera che rimanda ogni decisione alla mattina seguente: il progetto prevede infatti che alle 7:00 am dell'indomani il ridente amico passi per ripropormi l'affair. Inutile sottolineare che scelgo l'assolata campagna di Campagnano (scusate il gioco di parole voluto) perchè in fondo l'ha buttata in caciara con creatività. Così, nonostante abbia ancora un po' di malditesta, mi imbarco in questa nave con lo stesso friend della Sicilia. Ore 8:15: il mio amico, che nel caso fa da driver, sbaglia clamorosamente uscita stradale e così finiamo in lande desolate. Ore 8:30: ritroviamo la retta via. Arriviamo alla meta un po' in ritardo per via dei numerosi lavori dell'Anas (che chiede scusa per disaggi, ma a me non interessa la menia). Presentazioni e saluti ai già presenti lavoratori, ma soprattutto al padrone di casa cui spettano ringraziamenti. Dopo una rapida occhiata, partiamo tutti e due belli baldanzosi verso il taglio perchè: A, in tutto siamo in 6 (meno lavoro) B, le voci che arrivano dalla vigna parlano di uva marcia (meno lavoro) C, i filari non ci sembrano poi così tanti. Antagonista la verità, che ridendo ci spiega che: A, al fine rimaremmo solo io ed il mio amico at work (lavoro, tanto), B, l'uva è marcia, ma quella sana è infinita (lavoro, tanto) C, i filari si moltiplicano al solo contarli (lavoro, tanto). Presi dallo sconforto penso di attingere al mio pozzo zen e medito sulle parole di Ann Landers: "Considera la sofferenza una parte inevitabile della vita e quando arriverà, alza la testa, guardala diritto negli occhi dicendo: -Sarò più forte di te. Non mi sconfiggerai-. Poi ripeti le parole più confortanti: -Anche questo passerà-". Poi mi rendo conto che rischio di diventare un capro sacrificale per il mio friend che a questo punto cerca una qualsiasi motivazione per farmi la bua. Così volenti o nolenti, ma anche dolenti, spendiamo 4 ore chini sui vitigni di merlot, vermentino sardo, uva cojona (si chiama così e ringrazio chi le ha dato tale nome) ed altri tipi che non rimembro. Ore 14:00: Deo gratia, il pranzo riserva piacevoli sorprese nominate fettuccine, salsicce al sugo e secche, formaggi e much more. Ben rifocillati riprendiamo l'opera; crediamo che la vigna a tal punto sia quasi vuota, ma ci risvegliamo presto da questo sogno di una notte di mezza estate notando grappoli a gogò. Per passare il tempo arriva il momento amarcord che ci mette un pizzico di tristezza in corpore subito scacciata da una gara di mimi e imitazioni che ci procura grasse risa e che soprattutto non ci fa badare al fatto che ci stavamo addentrando in terre di insetti sconosciuti e/o pericolosi (ragni tigrati nero/giallo fuoritaglia). Sarà l'effetto del ridere, sarà il veleno di vespe e soci, ma il meriggio passa quickly e ci ritroviamo pronti per Giove, che oltre ad essere un pianeta della nostra galassia, è la sede di omnia. Partiamo ed in 1 ora e 30 minuti circa siamo nel ridente (come il mio amico tra l'altro) paesino umbro: la sensazione di straniero in terra estera dura poco ed a riportarmi alla realtà sono i bigonzi d'uva da trasportare in cantina. Terminato questo, salutiamo il mitico tuttofare pregno di aneddoti (che ha lavorato con noi nel vigneto), e ci godiamo a little bit of dolce far niente a casa del master; qui si brinda alla giornata con Sanbitter e Crodino prima, e con l'ottimo vino della casa poi. Buona cena e momento amarcord diviso anche con il padron di casa che mi racconta della guerra traendo spunto dalla telefonata di un suo amico (e questo lo fa commuovere) e al quale io parlo della contemporanea esperienza africana di mio nonno. Ben rifocillati ripartiamo ed io ringrazio ancora una volta perchè al fin dell'opera, guadagno uva e vino; stavolta il viaggio è breve, e casa, la doccia ed il letto sono raggiunti in un baleno. La prossima volta vado a pallavolo (a buon intenditor, poche parole). Dblk

Genius loves company

venerdì, ottobre 07, 2005
Il titolo ripreso dall'ultimo (?) album di Ray Charles rende bene l'idea e siccome i compagni di un genio di solito sono uomini con un super Q.I., ecco un entourage di specialisti. Il primo della lista è un trentenne spezzino che sicuramente non si curava dei rincari delle bollette della luce; l'uomo, infatti, per evitare di far girare il proprio contatore energetico, si era allacciato abusivamente ad un semaforo vicino la sua abitazione, traendo da questo tutta l'energia elettrica di cui necessitava. Scoperto dai vigili urbani, si è arreso all'evidenza. Perchè non vai a lavorare all'Enel così magari risparmiamo tutti qualcosa? Rimaniamo in tema di polizia municipale: alcuni agenti di tale corpo in servizio a Modena sono i diretti testimoni del secondo genio del nostro elenco. Questi hanno infatti fermato un uomo di mezza età nella città romagnola contestandogli la contrattazione di ben tre prestazioni sessuali nella pubblica via (in pratica aveva fatto salire sulla sua car ben tre prostitute); alla multa si è aggiunto anche il sequestro del veicolo in quanto la sua patente risultava scaduta. L'ormai triste donnaiolo rimasto senza mezzo di locomozione ha avuto allora l'idea che gli è valsa un posto nella lista dei geni: per tornare a casa ha deciso di chiamare la moglie. La donna, arrivata sul posto ed osservata la scena, non solo l'ha lasciato a piedi, ma ha anche infierito (come giusto fosse) con una sonora scarica di pugni che neanche Ken Shiro quando è in forma avrebbe saputo e potuto emulare. Se vi interessasse il signore è tornato nel suo alloggio con un taxi. Sir Chinmoy diceva: "Un attimo d'amore può rendere perfetto il mondo, e lo farà", ma i problemi nascono dopo quest'attimo. Ultimo ospite della lista è un animale. "Dedicato a tutti quelli che..." riempiono trasmissioni tv, radio e scrivono papiri nella estrema convinzione che gli animali siano più intelligenti dell'uomo, sempre. Senza fronzoli: un pitone ha mangiato un alligatore ed è letteralmente scoppiato aprendosi in due. È successo in Florida, Stati Uniti, nell'Everglades National Park dove un serpente di ben 4 metri ha voluto fare lo smargiasso ingerendo un alligatore di 2 metri. Ricordare poi che questi rettili divorano intere le loro prede può aiutare a capire il perchè dell'esplosione. E' come se Giuliano Ferrara volesse ingurgitare il suo co-conduttore ad 8 e Mezzo Gad Lerner. Dblk

And the winner is...

mercoledì, ottobre 05, 2005
Dei numerosi partecipanti, solamente due figli del cinema anni '70/'80 hanno indovinato il personaggio misterioso. Ah già, l'attore. Chi è? Il suo nome è Thomas Millian ed i più se lo ricorderanno per i film interpretati con Bombolo nella saga del Monnezza, un ex galeotto divenuto poliziotto. I perdenti non disperino, ci saranno altri concorsi a premio. Dblk

Un omaggio a...

martedì, ottobre 04, 2005

Grazie per tutto quello che hai fatto per noi. Dblk

Vacanze a Palermo

Iniziamo con i ringraziamenti: grazie al siculo prodigo ed alla sua famiglia per l'ospitalità. Grazie al mio amico romano che con me è partito per questa avventura, per avermi concesso di rimanere sveglio tutta la notte durante i viaggi in treno. Il post "a grande richiesta" di questo mese, infatti, è incentrato sulle vacanze in Sicilia. Allora... Dopo la brillante idea di partire alle 23:00 da Termini (che io già a mezzogiorno avevo sonno), è scattata come ogni viaggio subito la partita a Trivial Pursuit sul treno; ad unirsi a noi nel gioco anche un ragazzo di Palermo (James, che insieme a Carmelo e Rosario è un classico nome della Trinachia) che si è schierato dalla parte del mio friend. Inutile dire che ho vinto io ed inutile anche sottolineare che la previsione del mio compagno di viaggio "tanto fra 'na mezzoretta dormimo" si è avverata. In parte. Io sveglio e gli altri tre nel meraviglioso mondo del sonno: tre, perchè nel mentre si era unito a noi un ragazzo rumeno (che molto probabilmente trasportava un cadavere nella valigia, dato il peso) che ci ha regalato birra (che non ho bevuto) e sigarette (a James) per socializzare e che si è rivelato un ottimo cantante (peccato che le sue canzoni fossero in rumeno e che, avendo le cuffie, stonava come Baglioni al Live Aid). Per passare il tempo ho ascoltato tutti i CD che avevo (dalle novità alle sigle dei cartoni animati) quando ad un tratto, verso le 5:30-6:00, la svolta: ci imbarcano con il treno sul traghetto e così si svegliano un po' tutti. Dopo una "tazzuriella 'e caffè" ripartiamo per la nostra meta: Palermo. Tagliando corto, arriviamo nel capoluogo siculo e dopo una prima incertezza, ma soprattutto dopo aver salutato il simpatico James (il rumeno è scappato subito), ci viene incontro il mitico padrone di casa. Come al solito lo prendo in braccio e lo stesso succede con il mio amico è così dopo un rendevouz che mi ha fatto venire le carie tanta la dolcezza, saliamo in macchina e partiamo per la casa. Conosciuti i genitori (persone splendide che ci hanno messo subito a nostro agio) il siculo ci spiega che la casa era un'ex dogana del Quattrocento e così vediamo le trappole varie e le feritoie per la difesa del fortino. La nostra gita fuori porta era iniziata e per comodità (e un po' perchè non finisce più questo articolo) dividerò il tutto in giorni. Giovedì pomeriggio: saliamo sulla Meari, una jeep della Citroen, e partiamo per il mare di Mondello. Tutto semplice? No, perchè la macchina e praticamente tutta aperta e gli sportelli sono bassi e il nostro autista prende le curve leggermente veloci rischiando farci scendere anzi tempo ad ogni tornante. Il mare comunque ripaga il viaggio. Dimenticavo, subito dopo visitiamo il giardino inglese, dove era in corso la festa dell'Unità o qualcosa del genere. Venerdì mattina: il nostro simpatico amico rischia la vita svegliandoci alle nove di mattina (anche se io ero sveglio dalle 7:00 per altri motivi) e dopo un primo momento di mania omicida scendiamo a fare colazione dove decidiamo di visitare Monreale. Il "bello" viene comunque il pomeriggio: il nostro amico della Sicilia se ne esce dicendo "rega', perchè non andiamo a vedere le catacombe dei cappuccini?". Noi pensiamo, va beh che sarà mai, ma dovemmo ricrederci presto (tipica frase da film): le catacombe non sono come quelle di Roma, ma una serie di corpi imbalsamati ed inumati a vista. Insomma, persone morte da secoli poste all'aperto, fra cui una bambina di due anni scomparsa nel 1920 il cui corpo è conservato in una maniera incredibile. Usciti dalle catacombe un po' frastornati, visitiamo il castello della Zisa, dove le guide ci tengono d'occhio come neanche succedeva a Stallone nel suo "Sorvegliato speciale". La sera per le strade di Panorma, zona Politeama, dove un ragazzo/a prima ci chiede soldi e poi ci saluta con "Fra attori e cantanti io sono uno dei tanti se mi vedete di nuovo, per favore evitatemi" e accarezzando il mio compagno di Roma. Sabato mattina: forse impaurito dalla reazione di venerdì, il principale ci sveglia verso le 10:00 anche se fra una cosa e un'altra ci alziamo dal letto a 12:00. La mattinata quindi va farsi benedire e noi decidiamo di andare al porto per mangiare gli arancini, che devono essere veramente buoni se anche Camilleri li cita nei suoi libri: in effetti sono buoni e dopo avere dribblato un bambino piuttosto manesco andiamo a vedere la Cattedrale. La serata ci regala due nuove emozioni: la prima è vedere il palermitano scivolare sulla pista da bowling e la seconda è vederlo ingranare la quarta per scappare da un automobilista che era sceso per un diverbio. La sera siamo troppo stanchi per uscire tanto che ci addormentiamo sul letto ancora vestiti; tuttavia ci svegliamo verso le 3 am per vedere se il nostro amico che si era addormentato sul divano fosse vivo o meno e con sorpresa notiamo che tutti erano ancora svegli per vedere le regate di Trapani. Domenica mattina inizia con la triste consapevolezza che lo stesso giorno saremmo dovuti partire; visitiamo comunque alcune chiese fra cui quella di San Giuseppe e torniamo a casa per il pranzo. Il pomeriggio passa nella ricerca di cartoline, ma sopratutto nella corsa a casa perchè ci stavamo attardando in quanto ci avevano tamponato. Un saluto ai genitori ed alla stazione al nostro amico e saliamo sul treno. In cabina viaggiamo con un ragazzo danese con cui fortunatamente riusciamo comunicare con un po' di inglese. Arriviamo nella Capitale con venti minuti di ritardo e se questo non bastasse ci ricordiamo che c'è l'esercitazione anti-terrorismo; risultato bus e metro bloccati ed io me la sono dovuta fare a piedi fino a casa (e abito lontano da Termini). Magic moents, anyway. Ps: il fatto che non posso usare i nomi è una bella rottura di scatole. Dblk