King Kong
Ebbene sì. Dopo il cinepanettone "Natale a Miami" di Boldi e De Sica (il migliore degli ultimi anni) non poteva mancare l'appuntamento con il film 'mericano di Natale. Conosciuto anche come The Ape, The Beast, The Eight Wonder e Kong, lo scimmione, che all'anagrafe dovrebbe avere già 72 anni, (è del 1933 la prima edizione del film, se non sbaglio, altrimenti sono gradite precisazioni) si mostra al pubblico nel pieno del suo vigor animalesco grazie al buon remake di Peter Jakson. La trama è invariata: Carl Denham, regista sull'orlo del fallimento, decide di girare un film su di un'isola non segnata sulle mappe geografiche conosciute, nonostante la produzione pensi di tagliarli i fondi. Con lui nella spedizione anche Preston, suo assistente, John 'Jack' Driscoll, brillante commediografo e sceneggiatore e la bellissima Anne Darrow, attrice di talento, ma senza successo che non conosce la vera destinazione del viaggio. L'isola si presenta subito terrificante: Skull Island è infatti circondata da un muro alto 30 metri ed è avvolta da una nebbia fitta e da scogli inquietanti. Sbarcati, il gruppo viene attaccato dai nativi che uccidono il fonico e un addetto alle riprese; stessa sorte sarebbe toccata agli altri se non fosse per l'intervento del capitano Englehorn che li salva iniziando a sparare contro gli assalitori. Nonostante l'isola sia un tesoro per un film/documentario, si decide visti i pericoli di tronare a casa. Ann viene, però, rapita ed offerta in sacrificio a Kong, una scimmia alta 30 piedi (10 metri circa) che la porta con sè nel suo rifugio. Viene allora organizzata una spedizione per salvarla e durante il viaggio il film concede il meglio di sè quanto ad effetti speciali; fra animali creduti estinti e insetti fuori dal comune immaginario, la natura dell'isola si presenta in turtta la sua vitalità e forza. Ann intanto riesce a farsi un nuovo amico in Kong che la salva in più occasioni e che viene ripagato dai piccoli spettacoli comici che la donna proponeva anche al suo pubblico newyorkese. La Darrow viene salvata da J.J. Driscoll con il quale ha una storia d'amore, e questo fa infuriarare Kong che nel tentativo di riprendersi la sua bella viene catturato dalla ciurma di Capt. Englehorn e portato a New York. Anche se il film non viene girato, Carl Denham incassa soldi a palate allestendo "King Kong, l'ottava meraviglia del mondo", uno zoo monotematico in cui l'attore unico è il bestione catturato sull'isola. La non prevista fuga di Kong crea il panico nella città anche perchè l'animale semina distruzione ovunque. Sarà Ann che lo riporterà alla calma e che lo condurrà nolente alla sua morte sull'Empire State Building nella scena più nota al pubblico. Un film piacevole. Una nota a parte merita Jack Black (che interpreta Carl Denham): una trasformazione da attore comico ad uomo che ha come ragion d'essere solamente il denaro assolutamente ben riuscita. Applausi per lui e anche per Naomi Watts (famosa per The Ring) terribilmente bella e commovente. Dblk
1 Comments:
Hey!!E' un anno che hai aperto!!Wow!!AUGURIIIIIII!!!BaCiO!!:p
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