Partiamo da questo presupposto. Un buon libro è difficile da definire. Un buon libro può essere il vecchio e il mare, ma anche il codice da vinci di Dan Brown (così pieno di stereotipi e luoghi comuni sull'Europa quasi imbarazzanti). Difficile dunque capire qual è o cos'è il buon libro. Una discriminante però la si può trovare: un buon libro è un libro che si finisce di leggere in pochi giorni, è quell'idea che ti attrae nei momenti liberi della giornata e che ti trascina con sé al centro della terra con Otto e Axel o in giro per il mondo con il dialogo della natura e di un islandese di Leopardi. Stavolta quell'idea, quella voglia, ci trascina in Friuli, dovunque sia, perché neanche gli stessi friulani ne hanno idea. Almeno secondo Enrico, ragazzo complicato, o forse no, che vive in un mondo a parte, diverso, quello che vediamo tutti i giorni nei paesi di campagna e che vivrà un'esperienza nuova quando gli verrà diagnostica una malattia terribile: la sindrome dell'isola di Pasqua. In breve è questa la trama di un buon libro. Un libro scritto da
Alberto Calligaris, 41enne scrittore italiano, ma non troppo, che di mestiere fa il giardiniere, anche perchè
uno scrittore è solo chi guadagna abbastanza per mantenersi in vita scrivendo. Un libro che si chiama "(Non) mi piace come sei". Un libro decisamente da leggere. Lo potete trovare
qui.
Nota a margine: se vogliamo esiste anche un'altra discriminante per un buon libro: il prezzo. Questo costa solo 9.90 €. Decisamente un buon libro. Dblk
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