Do you really want to hurt me?
mercoledì, novembre 30, 2005

Via il dente (e non mi riferisco al mio dentista che ho visitato con piacere per tre mesi). Paul Hellyer, ex ministro canadese negli anni '60, ha affermato in un recente incontro con alcuni studenti universitari, che il vero motivo percui George W. Bush vuole costruire una base Nasa sulla Luna, non è per fini astronimici, bensì per proteggersi da una guerra galattica. L'ex ministro durante gli anni di servizio era parte attiva del Norad (il compartimento aereo americano-canadese che vigila sullo spazio aereo del Nord America) le cui riunione segrete ponevano già in evidenza il problema alieno ed i possibili risvolti di una guerra. A suo parere, inoltre, gli USA vennero a sapere dell'esistenza di E.T. quando, il 24 giugno 1947, un oggetto che molti identificarono come un disco volante cadde su Roosvelt,
provocando non poco scalpore. Dopo una prima ammissione l'esercito ritrattò tutto e parlò di altro (da esperimenti metereologici a innovazioni militari). Quindi la conferenza tenuta da Bush nel gennaio 2004 in cui si sollecitava la costruzione di un insediamento sul suolo lunare potrebbe avere inquietanti motivi. "La verità è là fuori". "Il mio salario è di 36 dollari. Quello di ora, perché prima era un pochino meno, 750 pesos, e ora me lo hanno alzato a 900". Il leader maximo Fidel Castro parlando a proposito del suo tenore di vita ha voluto specificare che lo stile rivoluzionario che lo ha contraddistinto ai tempi della presa di Cuba è immutato nel corso degli anni. Una mossa che propagandisticamente (scusate, ma
volevo usare questa parola), gli frutta sicuramente una calata fra mortali, ma che economicamente è solo un lenitivo per una terra malata. Living in Cuba. Auguri all'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder che dopo essere stato sconfitto nelle recenti elezioni tedesche da Angela Merkel ha deciso di tornare ad esercitare la sua professione di avvocato a Berlino. Inoltre Schroeder è stato assunto dal gruppo editoriale Ringier in qualità di editorialista: si occuperà infatti di politica internazionale ed avrà il proprio studio nella sede centrale dell'azienda, a Zurigo. Viel glueck (credo). Dblk
Da circa una settimana Striscia la notizia sta trattando il caso della pubblicità occulta legata alle magliette "Gatta ci cueva" indossate da Massimo Caputi durante i collegamenti da Samanà. Nulla da eccepire, anche se l'inviato della Ventura (persona che io stimo) ha dichiarato che la RAI era al corrente di tutto. Ora la trasmissione di Ricci va in onda su Canale 5, reti Mediaset. Dblk invece (sottolineo sin da adesso che rimaniamo nel campo delle ipotesi) ha notato qualcosa di assai sospetto nella trasmissione di Italia 1, La Talpa. Fra Bettarini, Perego e Bambole, c'era Roberto Ciufoli che sembrava indossare sempre una sola marca di abbigliamento. Da magliette a tute meccaniche, era sempre ben visibile il logo della Fiat Grande Punto. Non so se La Talpa fosse ufficalmente sponsorizzata dalla casa di Torino, ma chiedersi se tutto ciò fosse pattuito mi sembra giusto. Ripeto rimaniamo nel dubbio. Ai posteri l'ardua sentenza (e se qualcuno sa qualcosa in merito me lo comunichi). Dblk 
immediatamente i controlli e hanno stabilito che il crollo si è verificato a causa delle travi in legno, ormai decomposte e semi-divorate dai tarli. Ma perchè non succede mai a me una cosa così? Ancora. Se un giorno decideste di diventare portoghesi, evitando di pagare il conto di un lauto pasto, è meglio che non vi rechiate nel ristorante del signor Sergio Brambini a Moscazzano (Cremona). Il ristoratore ha affiso le foto dei 150 reduci combattenti che si sono recati per una rimpatriata nel suo locale, ma che alla fine hanno deciso di evitare abilmente il conto di 2500 €. I reduci si sono difesi asserendo di aver dato quanto dovuto al ristoratore, ma l'uomo
nega categoricamente qualsiasi forma di pagamento. Mordi e fuggi. Ultima pillola è dedicata alla Talpa: l'ultima puntata ha incoronato Gianni Sperti (scontatissima vittoria) e svelato il talpone Paolo Vallesi. L'averlo indovinato dall'inizio dalla prima puntata mi riempie di orgoglio l'animo e di torta la pancia, perchè una scommessa fatta con la mia genitrice, aveva in palio un dolce nel caso avessi vinto. Ora ho vinto e pretendo la torta alle noci. Per il resto la serata talpesca si è presentata subito con le lacrime di Bettarini, che mi hanno fatto ripiegare su Distretto 5. Ora la parte tragica: come è finito Distretto? Mi sono addormentato. Please help me, perchè poi "se fai un favore a mia, io non me lo scoddo". Dblk
Devo dire che è stato il wrestler che mi faceva ridere, prima che divertire. Un campione che ha vinto in tutte le categorie, tutti i titoli. Il wrestling è uno spettacolo artistico, quasi una ginnastica ritmica: alla fine nessuno si fa male veramente. Ci sono liti, sediate, bidonate, etc, ma alla fine tutto resta uno show. In tutto questo, Eddie Guerrero, classe 1967 nato a El Paso, Texas, era un master. Si creava un oneman show ogni volta che metteva piede sul ring. Latino Heat aveva anche un passato di droghe ed antidolorifici che non aveva nessuna difficoltà ad ammettere. La scorsa settimana aveva festeggiato i 4 anni senza bere con la famiglia. La scorsa settimana era salito sul ring battendo Ken Kennedy. La scorsa settimana il suo cuore lo ha tradito. Oggi i wrestlers, che hanno reso omaggio al Messicano, sono atterati in Italia ed anche qui i cartelli e gli attestati di stima per la Raza erano molti. Sorprende JBL, altro famoso lottatore WWE che con Eddie aveva avuto una lunga faida per il titolo di Smackdown, che nel ricordarlo
racconta di quanto Guerrero lo avesse sostenuto durante il suo divorzio. Tutti ne parlano come di una persona che, prima di un wrestler, era un amico. La Frog Splash e Lasso from El Paso le sue mosse finali. La sua filosofia era mentire (lie), rubare (steal), imbrogliare (cheat) sul ring, ma era tutto fatto per divertire, mai in modo scontato. We'll be miss you, Eddie. Dblk
Senza troppi giri di parole, a tutto c'è un limite. Non si parla di Italia, ma di USA. Dice: "allora a te che ne frega?". Mi interessa perchè a volte bisogna capire dove la decenza debba prevalere sulle trovate pubblicitarie/commerciali. In breve Bruce Rheins e Dawn Westlake hanno depositato la richiesta di brevettare il nome "Jesus Juice" come dicitura per una bottiglia di vino: fino a qui nulla di strano anzi un repetita già sentita in passato. La trovata che non appoggio sta nell'immagine dell'etichetta: dato il nome Jesus Juice, ci si potrebbe aspettare una scena tratta dall'Ultima Cena. Niente di tutto questo. Il marchio del vino riproduce una crocifissione dove al posto di Gesù, è rappresentata la figura di Michael Jackson a braccia aperta che simula la condanna a morte più famosa della storia (cfr foto). La brillante idea nasce dagli atti del processo che vedevano Jackson imputato per pedofilia e che citano una dichiarazione del cantante secondo cui le bevande (alcoliche) somministrate ai bambini che soggiornavano a Neverland erano un "Jesus Juice". 1°: paragonare Michael Jackson a Gesù è fuori ogni decenza. 2°: il significato che si attribuisce è sbagliato: se da una parte il cantante lo avrebbe usato per drogare dei bambini, per i cristiani il vino dell'Ultima Cena simboleggia un nuovo patto con Dio, una fonte di speranza e gioia. 3°: questa nuova trovata è forse da inserire nel filone fantasy di Dan Brown, delle varie chiese pseudo cristiane, degli attacchi alla Chiesa che soprattutto negli USA hanno il fine di disperdere gli elettori, di non mantenere una visione comune. Talvolta tirare il freno di emergenza salva la vita. Dblk
Ecco un nuovo indovinello. Siete un architetto di fama, esperto, abile e onesto. Un giorno un nuovo ricco vi contatta per domandarvi di progettare una normale villa rettangolare con finestre su tutti i lati, ma con la particolarità che "le finestre devono essere tutte rivolte a sud". Voi, dopo breve riflessione, accettate la commissione senza obiezioni, e nel giro di pochi giorni confezionate per il vostro cliente il progetto di una normalissima villa, rettangolare, con le finestre su ogni lato, non dissimile da qualsiasi altra villetta esistente. "Ecco il progetto della villa", dite, "esattamente come la volevate, a patto che..." e ponete una condizione. Quale? La risposta, al solito, nelle esegesi dopo i primi post. Dblk
Si diceva "A Roma nun se move 'na foglia che la banda della Magliana nun voglia". A volte non si diceva per nulla per la paura. L'uscita del film (la cui recensione diventa il post "a grande richiesta della settimana") "Romanzo criminale" che ripercorre l'ascesa e la scomparsa del gruppo criminale, riaccende i riflettori su un palcoscenico buio da tempo. Roma, anni settanta. Tre giovani malavitosi, Il Libanese, il Freddo, il Dandi, decidono di rapire un ricco imprenditore romano: è un colpo aureo che frutta ai tre ed ai soci (fra cui anche il Nero) una cifra che permette loro di poter controllare il traffico di eroina nella capitale. Nasce così un'organizzazione malavitosa che si impone su Roma, che allaccia rapporti con la Mafia, che incontra i fantasmi dello Stato, persone senza volto e nome, cui vengono affidati incarichi sporchi. Nessuno sembra interessarsi della situazione romana, tranne il commissario Scialoja che indaga e rischia di compromettersi con una prostituta (la ragazza del Dandi) pur di scoprire la verità. Coinvolta nei massimi avvenimenti del ventennio '70-'90 (Moro, Bologna, Attentato al Papa), la gang inizia a cedere: il Libanese viene ucciso per un debito di gioco, il Dandi (nonostante la protezione dello Stato) viene freddato all'uscita da un antiquariato ed il Freddo (che assume tratti umani per la sua storia d'amore con Roberta, una ragazza al di fuori della criminalità, uccisa per vendetta da un membro della stessa banda della Magliana) viene assaninato
da un sicario "senza volto" quando era pronto per confessare tutta la verità alla polizia. Nel complesso un bel film, anche se romanzato, (basti pensare che il Freddo è ancora vivo ed attualmente collabora con la giustizia, nonostante le numerose minacce di morte ricevute). Da vedere, soprattuto per chi vive a Roma. Un'ultima nota a parte: il sottoscritto Dblk, nel rispondere ad eventuali commenti sul blog, si firma sempre con il suo nome "loggato", cercando comunque di non mancare mai di rispetto a nessuno come nella sua indole. Non importa comunque. Dblk
Un po' per dire che comunque mi piace il lavoro degli altri, un po' perchè quelle cose le avrei volute fare io (ed in parte le faccio), ecco una serie di link sfiziosi. I primi due si rivolgono ad un pubblico maturo che può tollerare che, dopo il ragazzo di "Dragostea din tei" (o come si scrive), vi sia una nuova giovane coppia di audaci cantanti: il tutto qui ( il migliore dei due) e qua. Andiamo oltre. Il cantante dei Coldplay, Chris Martins, aveva dichiarato il suo odio per quell'essere che lo scalzava dal vertice delle charts inglesi; su questo link potrete trovare qualcuno che la pensa esattamente come lui, tanto da ideare un game per uccidere la "Crazy Frog", la rana pazza. Bem bem. Erano anni che sostenevo tale teoria ed ora hanno scritto anche una elaborazione degna di lode: quo (mancava solo lui), trovate una spiegazione scientifica che esemplifica il concetto di Golf e del comportamento lesivo dei suoi autisti. Giustizia è fatta. Io adoravo MacGuyver, un uomo (forse, più un semidio) che con un semplice coltellino svizzero montava uno Space Shuttle (io, al massimo, mi taglio puntualmente sotto l'unghia dell'indice): siccome l'ardore e l'amore per costui sono senza confine ecco una stravagante iniziativa (clic). Yes, Mr President. In fine, un amarcord: per gli amanti del "Find It" (il gioco in cui bisogna trovare le differenze fra due foto all'apparenza identiche), ecco una prova difficile da superare. Io non vado oltre il primo livello. Fatemi sapere voi. Dblk
Passato Halloween, la voglia di travestirsi (forse anche per emulare la bella amica di Lapo) non è passata. L'Iran, che in questi giorni è sotto i riflettori per le note vicende su Israele e sul programma nucleare, ci offre a riguardo un'interessante spunto che sembrerebbe tratto da "Tototruffa": un ragazzo di 25 anni è stato da poco iscritto nel registro della polizia di Teheran come ladro professionista. Il giovane si spacciava per donna (compito favorito dall'uso del velo) e con tali fattezze ingannava gli autisti che gli/le concedevano un passaggio costringendoli poi, sotto la minaccia di un liquido caustico, a consegnarli i loro averi. La polizia ha dapprima arrestato l'uomo, credendolo ancora una donna, per una violazione sull'uso del velo, ma durante l'interrogatorio si sono accorti della vera identità del sospetto. Ranma 1/2. Totò nei "Soliti sospetti" istruiva la banda di Gassmann con creatività e non da meno è questo signore austriaco. L'uomo ha pensato di compiere una rapina
nell'istituto di credito di Vienna ed aveva già messo a punto un piano: gli mancava solo un passamontagna. Accortosi troppo tardi del deficit, l'uomo si è avvolto la faccia con delle garze a mo' di mummia faraonica e, nonostante l'evidente bendaggio, è riuscito ad entrare nella banca e minacciando una dipendente, dove si è intascato un notevole quantitativo di denaro. Neanche Lupin III. "Se una gallina può fare delle uova d'oro, perchè un gallo non potrebbe avere comunque degli incassi?" E' quello che deve avere pensato un rapinatore di Columbus (USA, Ohio): l'uomo ha infatti derubato una drogheria travestito da pollo (con tanto di ali e becco, cfr foto in basso), intimando al padrone del negozio di consegnarli il denaro, armato di una pistola. Le immagini del circuito di sicurezza hanno lasciato allibito il sergente Shaun Laird, della polizia di Columbus: «È abbastanza
straordinario, non ci è mai capitata una cosa del genere. Abbiamo gente che ogni tanto si mette dei baffi finti, ma mai nulla del genere». Non era certo un pollo. Quando sono troppi i galli a cantare, non si fa mai giorno. Non istanno bene due galli in un pollaio. Uccidi il gallo per spaventare la scimmia. Se qualcuno vi dà la parte bianca del pollo, non chiedete anche la zampa. Non è buon anno quando il pollo becca il gallo. Va bene basta con questi detti. Dblk